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Taurodontismo

Taurodontismo


Mai sentito parlare di taurodontismo? Si tratta di una patologia consistente in un aumento volumetrico della polpa dei denti. Questo aumento potrebbe comprendere tutta la radice causando la formazione di una dentizione soprattutto nella zona dei molari. Anche se il taurodontismo o taurodontia è una patologia che colpisce prevalentemente le persone con Sindrome di Down, al momento e cause di questa patologia non sono ancora molto chiare. Il taurodontismo non provoca dei problemi significativi nella fase di masticazione anche se è stata dimostrata una maggiore sensibilità all’attacco della carie e una predisposizione alla perdita dello smalto del dente. Sarà possibile accertare la presenza di un dente tarudontico solo mediante una radiografia dentale e dunque sarà solo il dentista a poter fare la giusta diagnosi e a proporre i trattamenti adeguati.

Taurodontismo: in cosa consiste questa patologia

Il taurodontismo o taurodontia è una patologia che consiste in un aumento volumetrico della polpa dentaria che può arrivare a interessare anche tutta la radice. Il termine taurodontismo è una varietà morfologica di denti dove le corone si allungano o si biforcano spostandosi verso l’apice e creando una camera pulpare di maggiore altezza apicale-occlusale e con delle radici molto corte rispetto al normale. Il taurodontismo è un'anomalia della forma del dente caratterizzata dalla forma allungata della camera pulpare e dalla posizione della biforcazione, più apicale che in condizioni normali. Questa alterazione può essere diagnosticata solo radiograficamente ed è più comune trovarla nei molari. Il taurodontismo può essere trovato isolato, associato ad altre anomalie dentali, come l'agenesia o l'amelogenesi imperfetta, o come parte di diverse sindromi. Esistono diverse classificazioni del taurodontismo in letteratura ma nessuna di esse è accettata come definitiva. È importante, quando si effettua il piano di trattamento in un paziente con questa anomalia dentale, considerare le implicazioni cliniche di questa anomalia in discipline come protesi, chirurgia orale, ortodonzia, parodontologia ed endodonzia.

Il taurodontismo è un'alterazione della morfologia del dente con la porzione coronarica del dente allungata a scapito della porzione radicolare, che è diminuita longitudinalmente, producendo una migrazione apicale del pavimento pulpare negli organi dentali multiradicolari. Gli organi più colpiti sono i molari permanenti. Questa alterazione si verifica solitamente anche nella dentizione decidua. La diagnosi è solitamente radiografica o verificata mediante estrazione del dente. Lo stomatologo svolge un ruolo cruciale nella diagnosi e nel trattamento di questi pazienti. Si conclude che il taurodontismo è una caratteristica isolata che non compromette la vitalità o la funzione dell'organo dentale. È una variazione di forma che comprende il fascio neurovascolare che può essere associato a varie sindromi. La radiografia panoramica con il taurodontismo di solito rivela quattro primi molari permanenti con camere pulpari allungate a discapito di canali radicolari e dell'accorciamento radicolare.

Camera pulpare taurodontismo: cosa c’è da sapere

Un dente taurodontico può colpire sia i denti primari che quelli permanenti in cui sono invariabilmente coinvolti molari o premolari. Il taurodontismo è stato correlato a pazienti che hanno una certa sindrome e può influenzare i trattamenti odontoiatrici soprattutto nei casi di trattamento endodontico del molare superiore. Possiamo anche definire il taurodontismo come una condizione dei denti, quasi sempre molari, che consiste in una sovrabbondanza di polpa dentale a discapito del corretto sviluppo delle radici. Quando si soffre di taurodontismo il pavimento della polpa e la biforcazione del dente risultano spostati verso la parte apicale del dente. Il meccanismo alla base del taurodontismo è l’invaginazione ritardata della guaina di cellule epiteliali di Hertwig a livello della radice dentale. Questo ritardo è anche responsabile dello spostamento della biforcazione della radice verso la porzione apicale del dente. Dobbiamo precisare che il taurodontismo è una patologia che si trova molto più frequentemente nella dentatura permanente. In molti casi il taurodontismo potrebbe avere un tipo di ereditarietà autosomica dominante. Il taurodontismo è presente spesso in caso di amelogenesi imperfetta, displasia cranioctodermica e sindrome trico-dento-ossea. Non solo, si riscontra una prevalenza della diagnosi di taurodontismo anche nei casi di sindrome di Down e di Klinefelter. I denti interessati dal taurodontismo sono quasi sempre i molari. Il taurodontismo può colpire un dente singolo o più denti a seconda dei casi. Si tenga anche presente che con il taurodontismo i denti possono apparire normali a un esame obiettivo in quanto non presentano delle atipicità anatomiche esterne.

La diagnosi del dente taurdontico

La diagnosi avviene con una radiografia dei denti interessati dal taurodontismo. La radiografia mostra una forma dentale rettangolare senza conicità apicale. In questi casi la camera pulpare si presenta come molto ampia e le biforcazioni delle radici dentali possono essere lunghe solo pochi millimetri. Il dente taurodontico è caratterizzato non solo dall’aumento di volume della polpa dentale ma anche dalla riduzione della componente radicale. Questa anomalia non comporta problemi funzionali ma viene associata a difetti di smalto e anche a una maggior suscettibilità al processo cariogeno. Il taurodontismo è relativamente raro nella popolazione generale, si parla di circa il 40% dei soggetti che soffrono della sindrome di Klinefelter.
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