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Rialzo seno mascellare

Rialzo seno mascellare


I pazienti che sono senza denti ma hanno una cresta alveolare residua mascellare rappresentano un problema complesso per quanto riguarda i trattamenti implantari. Molti specialisti segnalano che la parte posteriore del mascellare ha alcuni limiti anatomici per quel che concerne l’inserimento di impianti dentali. Il motivo è che è frequente un riassorbimento avanzato del processo alveolare. Non solo, si consideri anche che la condizione del seno mascellare potrebbe anche complicare in modo significativo il trattamento di tipo chirurgico. Si consideri poi che l’osso di questa regione ha qualità scadente e questo compromette la possibilità di avere stabilità primaria e rende complessa l’osteointegrazione. Per risolvere questo problema implantare l’intervento più frequente è il cosiddetto rialzo seno mascellare, una tecnica chirurgica complessa con cui il dentista si riesce ad avvicinare a questa struttura anatomica realizzando un’apertura vestibolare. In sostanza con il rialzo seno mascellare il dentista sposta in alto il frammento osseo così da visualizzare la cavità.

Rialzo seno mascellare impianto: tutte le info

Il rialzo seno mascellare diretto o laterale è una tecnica chirurgica ormai consolidata che viene fatta soprattutto per quanto riguarda il trattamento con impianti osteointegrati del mascellare posteriore in quelle situazioni nelle quali abbiamo pazienti che non hanno osso a sufficienza. Per questo motivo prima della tecnica chirurgica vera e propria dovrà essere effettuato uno studio diagnostico basato sull'immagine radiologica e su altri esami specifici che servono a dare una valutazione tridimensionale e approfondita dei seni mascellari a grandezza reale. Qualora l’altezza ossea residua fosse di 5-8 mm il consiglio è quello di inserire gli impianti contemporaneamente al rialzo seno mascellare. In parallelo si consiglia l’uso di biomateriali per ottenere maggiore stabilità degli impianti. Si consideri poi che se l’altezza dell’osso disponibile fosse inferiore a 5 mm si tende a sconsigliare l’inserimento simultaneo dell’impianto in quanto non conferirebbe stabilità primaria sufficiente. Gli specialisti consigliano di aspettare dai 4 ai 6 mesi per l'inserimento dell'impianto dopo aver sollevato il seno mascellare e posizionato innesti ossei. Indipendentemente dalla tecnica scelta bisognerà aspettare fino a 9 mesi dopo il carico funzionale degli impianti, ovvero il tempo minimo richiesto per il consolidamento del materiale. In general la reazione ossea è quasi sempre positiva e l’innesto osseo sembra essere stato rimodellato in relazione al carico funzionale degli impianti. Si consideri poi che il trattamento implantare con il rialzo seno mascellare è considerata una terapia sicura con tassi di successo che superano anche il 90%. In alcuni casi i dentisti potrebbero pianificare un grande rialzo seno mascellare e sarà ovviamente sempre lo specialista a decidere il modo migliore di procedere a seconda di ogni singolo caso. Recentemente, una meta-analisi ha mostrato che, sebbene i tassi di sopravvivenza degli impianti siano elevati (oltre il 95%), i risultati sono comunque indipendenti dal biomateriale utilizzato.

Rialzo seno mascellare: quando si rende necessario

Frequentemente troviamo problemi per riabilitare il settore posteriore della mascella superiore a causa della perdita ossea e dove l'osso residuo del paziente non è sufficiente. Questa perdita di osso comporta una difficoltà nel posizionare gli impianti senza la necessità di un aumento dell'altezza ossea. La perdita ossea in quest'area è determinata da un riassorbimento centripeto nel piano orizzontale che può raggiungere fino al 60% di spostamento del bordo mediale verso il palatino dopo la perdita del dente. D'altra parte la perdita verticale è determinata anche dalla difficoltà di mantenere sani i molari unitamente al progressivo riassorbimento dell'osso alveolare. Inoltre esiste un effetto spesso sconosciuto ai pazienti: la pneumatizzazione del seno mascellare. Sebbene sia noto che le dimensioni del seno mascellare aumentano con l'età del paziente è anche scientificamente provato che le perdite dei denti posteriori superiori portano alla perdita ossea dovuta all'attività osteoclastica che inizia dal seno mascellare post-estrattivo membrana.

Mini rialzo di seno mascellare: che cos’è?

Nei casi in cui fosse necessario il rialzo seno mascellare per consentire un impianto nell’arcata superiore potrebbero verificarsi situazioni che vengono trattate con procedure specifiche. Nel caso in cui lo spessore osseo residuo tra la punta inferiore del seno e la bocca fosse di almeno 4-5 mm si procede solitamente con il mini rialzo del seno mascellare. Si tratta di un intervento piuttosto delicato in quanto è possibile che la sottile membrana del seno mascellare si trappi piuttosto che sollevarsi. In quel caso non sarà possibile rialzare il volume osseo e bisognerà decidere se interrompere l’intervento e riprovare dopo 4-6 mesi a guarigione avvenuta della ferita. In altri casi si dovrà procedere con un grande rialzo seno mascellare o, come alternativa terapeutica, inserire degli impianti corti. Se lo spessore di osso mascellare residuo fosse sceso sotto i 5 mm si dovrà ricorrere a una procedura differente più invasiva e con tempi di guarigione maggiori. Possiamo anche dire che il rialzo del seno mascellare è un intervento delicato in cui applichiamo un protocollo chirurgico innovativo per diminuire i disagi del paziente. All’interno della mascella c’è una cavità naturale della sezione quasi triangolare, il seno mascellare, proprio in corrispondenza dell’innesto delle radici dentali.
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