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Mesiodens

Mesiodens


I denti soprannumerari sono dei denti extra che compaiono nelle nostre arcate. Un dente soprannumerario può essere molto simile ai denti del gruppo a cui appartiene e quando ciò accade può essere chiamato supplementare. Sembra esserci una tendenza ereditaria a sviluppare denti soprannumerari. Il mesiodens è un dente soprannumerario situato nella regione degli incisivi centrali superiori. Si verifica isolato o in coppia, può essere o meno eruttato e può anche apparire invertito. Il mesiodens un piccolo dente con una corona a forma di cono e una radice corta, essendo il soprannumerario più comune. Attualmente il mesiodens appresenta il 50-80% del totale. In caso di dente soprannumerario evidenziato da panoramica il dentista proporrà le soluzioni adeguate che daranno maggiori garanzie di successo. Come vedremo ci sono anche i denti soprannumerari nei bambini e sarà quindi importante sapere in che modo comportarsi a seconda dei casi.

Mesiodens: cause e informazioni

Il mesiodens è stato segnalato come il dente soprannumerario più comune, è presente nella linea mediana mascellare e tra i due incisivi centrali. Oggi l'eziologia dei denti soprannumerari rimane incerta. Le teorie proposte comprendono una combinazione di fattori ambientali e genetici, iperattività della lamina dentale e dicotomia del bottone dentale, nonché disturbi sistemici come labio-palatoschisi e diverse sindromi. Inoltre si consideri che anche la storia familiare è anche un fattore predisponente se si parla di mesiodens. La diagnosi può essere possibile dopo due anni attraverso l'esame clinico e gli studi radiologici convenzionali che includono radiografie periapicali, occlusali e ortopantomografia. Recentemente, lo studio di scelta per la diagnosi di mesiodens è la tomografia a fascio conico (CBCT). Il mesiodens potrebbe causare eruzione ritardata e inclusione dell'incisivo centrale superiore permanente, affollamento e malocclusioni, sebbene nella maggior parte dei casi siano asintomatiche. Morfologicamente i mesiodens possono avere forme eterogenee e ci sono due sottoclassi nella classificazione: in base alla loro forma e dimensione. Quando si parla di trattamenti mesiodens estrazione e rimozione dovrebbe essere una possibilità concreta. Ci sono studi che propongono un intervento ritardato fino al completo sviluppo delle radici dei denti adiacenti (tra 8 e 10 anni). Altri studi hanno proposto che il mesiodens debba essere rimosso non appena diagnosticato al fine di prevenire le possibili complicanze menzionate in precedenza. Spesso parlando di denti soprannumerari si sente parlare di denti freddy mercury alludendo al fatto che il grande cantante avesse ben quattro incisivi in più.

Mesiodens estrazione e complicanze

Con il mesiodens ci possono essere una serie di complicanze determinare da denti soprannumerari che includono una ritardata o mancata eruzione dei denti permanenti, affollamento, riassorbimento di denti adiacenti, formazione di cisti dentigere, ossificazione dello spazio pericoronale e riassorbimento della corona. Con il mesiodens è molto importante una diagnosi precoce che dovrà essere affiancata a un piano di trattamento tempestivo così da prevenire ogni possibile complicazione. Circa il 25% dei mesiodens erompe spontaneamente e rende necessaria l’estrazione. In caso di mesiodens di forma conica e non invertito ci saranno maggiori possibilità di eruzione rispetto a un mesiodens di forma tubercolare e invertito. Il trattamento per un mesiodens permanente non erotto consiste nel minimizzare i problemi di eruzione per gli incisivi permanenti. La gestione chirurgica viene influenzata da diversi aspetti come dimesione, forma e numero dei denti soprannumerari e dallo stadio della dentizione in ciascun paziente. Se parliamo di mesiodens da latte non erotto il trattamento sarà molto simile a quello che serve per un dente permanente e la rimozione del dente non verrà consigliata in quanto la gestione chirurgica potrebbe danneggiare lo sviluppo del germe dentale sottostante.

Il mesiodens da latte erotto verrà quindi lasciato in loco in attesa dell’eruzione dei denti permanenti. L’estrazione del mesiodens deciduo o permanente non erotto si consiglia soprattutto nel periodo cosiddetto di dentizione mista per consentire la normale eruzione degli incisivi permanenti nel cavo orale. Per l’estrazione del mesiodens si raccomanda di solito di attendere che gli incisivi adiacenti abbiano sviluppato almeno i due terzi della radice. In caso di diagnosi particolarmente difficili e complesse sarà importante formulare un piano di trattamento dopo un consulto odontoiatrico. Nei pazienti piccoli per il mesiodens non saranno necessarie terapie per lesioni come le perle di Epstein o le cisti della lamina dentale. Queste lesioni scompaiono durante i primi tre mesi di vita e, in caso di epulidi congenite, il trattamento consisterà nell’escissione chirurgica. La guarigione avviene solitamente in assenza di complicanze. La presenza di cisti eruttive prevede dei trattamenti differenti in relazione alla quantità di sangue presente nel fluido cistico. La presenza del sangue è secondaria al trauma ma se il trauma fosse intenso la lesione si riempirà di sangue prendendo la denominazione di ematoma eruttivo. In presenza di mucocele invece, questo dovrà essere monitorato in quanto spesso regredisce spontaneamente lasciando tracce di ulcere che comunque guariranno da sole entro pochi giorni. Ci sono anche lesioni che possono richiedere l’escissione chirurgica con rimozione delle ghiandole salivari minori più prossime alla lesione stessa.
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