
Ritrattamento canalare
Ritrattamento canalare quante sedute
In caso di ritrattamento canalare dolore e fastidio tenderanno a sparire rapidamente già poco dopo la fine dell’intervento. Nei denti con danno pulpare irreversibile il trattamento dei canali ortogradi primari riesce a preservare il dente interessato in più del 90% dei casi se si applicano i concetti terapeutici classici dell'endodonzia. La presenza di un'infezione batterica del complesso polpo-dentina associata a polpa necrotica e parodontite apicale riduce la percentuale di successo al 60-80%. La prevalenza della parodontite apicale è del 12-64% nella fascia di età 20-30 anni e del 55-82% nei pazienti di età 50-60 anni. Con l'invecchiamento aumenta anche la proporzione di denti endodontici e di denti con parodontite apicale. Con il generale aumento dell'età della popolazione aumenta in parallelo anche la necessità di ritrattamento canalare dei denti. Le cause più importanti di alterazioni post terapeutiche comprendono la persistenza di microrganismi dopo il trattamento iniziale, canali radicolari o segmenti di canale radicolare non trattati, scarsa sigillatura dei restauri di corone o, in casi isolati, la comparsa di reazioni da corpo estraneo e infezioni extraradicolari. La malattia post-endodontica può essere accompagnata da sintomi clinici occasionali o persistenti. Le radiografie mostrano spesso alterazioni apicali persistenti o di nuova insorgenza. D'altra parte l'assenza di sintomi o reperti patologici bidimensionali nelle radiografie non significa che si possa escludere l'esistenza di malattie post terapeutiche. Le aree di radiotrasparenza apicale possono essere mascherate a seconda del fascio di radiazioni oppure è possibile che la colonizzazione microbica del sistema di canali non abbia ancora innescato una reazione infiammatoria nell'osso alveolare. Solitamente il ritrattamento canalare viene eseguito in due sedute evitando la medicazione intermedia. Se invece c’è del pus con infezione acuta con canali non asciugabili i dentisti iniziano a medicare fino ad abbattere la carica microbica per poi concludere il trattamento.
Ritrattamento canalare: a cosa serve
Lo scopo del ritrattamento canalare è quello di creare le condizioni per la completa guarigione e la conservazione a lungo termine di un dente. La completa pulizia e disinfezione del sistema canalare favorisce la remissione dei sintomi clinici e la guarigione delle reazioni infiammatorie periapicali. In alcuni casi il ritrattamento canalare effettuato in tempo può prevenire la comparsa di una malattia infettiva secondaria. Per valutare i risultati del trattamento endodontico è necessario effettuare controlli clinici e radiologici. In generale si consiglia di effettuare un primo controllo dopo 6 mesi. I denti con parodontite apicale devono essere sottoposti a controlli ripetuti fino alla completa regressione della traslucenza apicale o periradicolare. Il periodo fino alla completa guarigione può durare fino a 4 anni. Le tomografie tridimensionali consentiranno, insieme all'esame clinico e alle radiografie bidimensionali, un migliore controllo del processo di guarigione in futuro.
Il ritrattamento canalare è indicato in caso di denti endodontici con segni radiografici di parodontite apicale persistente oppure in caso di denti endodontici con segni radiografici o clinici di scarso riempimento del canale (come disomogeneità, canali o segmenti di canale non trattati, materiale di riempimento di qualità dubbia o obsoleta, come punte d'argento) senza segni clinici o radiografici di parodontite apicale. Il ritrattamento canalare si esegue anche in caso di otturazioni radicolari con esposizione al cavo orale e alla dentina cariata o di denti endodontici con progressivo riassorbimento infiammatorio esterno. Negli studi epidemiologici il tasso di successo del trattamento endodontico in presenza di parodontite apicale era solo del 35-78% dei casi. Studi clinici controllati mostrano risultati nettamente migliori con cifre che variano tra il 77% e il 94% dei casi. Le più alte percentuali di successo riflesse negli studi clinici sono state raggiunte nei centri universitari e negli studi endodontici. La grande variabilità dei risultati è indice della possibile relazione tra il risultato del trattamento e il livello di aggiornamento dei terapisti, dei mezzi tecnici a disposizione e, soprattutto, di un adeguato tempo di trattamento. Se, oltre alla infezione batterica, c'è un blocco o uno spostamento della traiettoria dei condotti durante il primo procedimento endodontico, il tasso di successo subisce una notevole diminuzione supplementare.
